martedì, dicembre 31, 2013

Immagini per il nuovo anno

Sotto la nevePalazzo MadamaAlba nebbiosaPiazza delle ErbeVia GaribaldiCupola del Guarini
Piazza CastelloMappa TorinoPalazzo NuovoAlta velocitàPalazzo RealeGalleria Subalpina
Mercato neroPalazzo CarignanoPorta Palazzo

Torino, my city, a set on Flickr.

Voglio formulare i miei auguri per un 2014 capace di far emergere ciò che di buono ha il nostro Paese condividendo alcuni "sguardi" sulla mia città, Torino.

Facciamo sapere al mondo che l'Italia è un paese che ha ancora moltissimo da offrire e che vale la pena conoscerlo. Internet è il mezzo più potente che abbiamo per raggiungere questo fondamentale obiettivo e consentire al settore turistico di crescere.

Servono progetti, certo, ma ognuno di noi può comunque fare la sua parte per valorizzare il proprio territorio, anche attraverso la semplice condivisione di immagini.

domenica, dicembre 08, 2013

L'innovazione nelle relazioni

Udine, 7 dicembre 2013. L'innovazione nelle relazioni - L'impatto dell'innovazione nelle relazioni sociali: rischi e opportunità; il mondo dei Social Network, dei veicoli, dei motori, delle nuvole, ecc., questo il titolo dell'evento al quale ho partecipato su invito dell'amico Giuseppe Carlini, segretario del LC Udine Lionello.

Il panel dei relatori, stimolante nella sua eterogeneità, ha visto la presenza del giornalista Alessandro Cesare, in qualità di moderatore, Giorgio Cozzi (presidente ISO di Milano), Daniele Damele (scrittore), Gabriele Giacomini (assessore all'Innovazione e allo Sviluppo Economico del Comune di Udine), Luigi Gregori (Presidente Cogito di Udine e CEO Cloudweavers di Londra).

Dopo l'introduzione di Elena Viero, giovane presidente del LC Udine Lionello, ho avuto modo di presentare nella relazione introduttiva due temi a cui sono particolarmente legato: il cambiamento delle modalità di relazione sociale e lo sviluppo di nuove opportunità derivanti dall'Internet delle cose. ormai in evidente e fortissima crescita.

La tavola rotonda ha fatto emergere numerose riflessioni su cui i relatori hanno manifestato punti di vista diversi. In particolare, voglio riportare la differenza di approccio sul tema dei rischi derivanti dall'uso pervasivo della rete. A fronte di una decisa separazione fra mondo digitale e relazioni tradizionali, divisione manifestata da una parte dei relatori, la mia posizione vede una sempre più forte integrazione fra noi, esseri umani, e l'etereo mondo digitale al quale accediamo tramite quello che mi piace chiamare il sesto senso digitale, rappresentato dai numerosi dispositivi portatili che ormai siamo abituati a portare sempre con noi.

Il vero rischio che ritengo stia correndo la nostra società è di emarginare coloro che non hanno accesso, o ce l'hanno in maniera parziale, alla rete Internet. Si sta già verificando in modo evidente una suddivisione in caste basate sulla diversa capacità di accedere al mondo digitale e di gestire le informazioni e le opportunità relazionali che in esso transitano e si sviluppano.

L'informazione, da sempre, è potere, il che deve far riflettere sull'improrogabilità di forti investimenti in infrastrutture digitali, ricerca e formazione, a tutti i livelli.

venerdì, novembre 22, 2013

Davide contro Golia

Internet, 21 novembre 2013. La seconda edizione del webinar Davide contro Golia, organizzata dal Club dell'Innovazione e moderata da Francesco Ardito, ha visto un approfondimento dei temi affrontati in occasione del meeting dell'11 ottobre, centrati sulle relazioni azienda-cliente e sul social CRM.

Tutto è partito dal progetto #primailcliente, da me lanciato in seguito alla vicenda vissuta con Fastweb e qui dettagliatamente descritta. A distanza di due mesi dall'inizio del progetto, va detto che, a fronte del rapido riconoscimento degli errori fatti (qui il post con i dettagli della mail inviata dall'assistenza clienti), Fastweb non ha ancora proceduto ad effettuare il bonifico della cifra che deve essere rimborsata, confermando, ancora una volta, l'enorme difficoltà nel gestire coerentemente le relazioni con i clienti.

Il webinar ha raccolto esperienze e commenti di alcuni partecipanti, manager e professionisti che ben conoscono le dinamiche delle relazioni cliente-azienda, evidenziando il gap che separa la realtà italiana da quella anglosassone, sia in termini di "cultura delle relazioni", sia in termini di capacità nell'utilizzo delle piattaforme social.

Il Club dell'Innovazione, con questo tipo di incontri, può certamente portare il suo contributo per sensibilizzare le aziende di ogni dimensione su questi aspetti, troppo spesso sottovalutati.

martedì, ottobre 15, 2013

L'Identity Management nella sfida dell'interoperabilità

Milano, 14 ottobre 2013. Il seminario L'Identity Management nella sfida dell'interoperabilità, promosso da AICA, ha offerto uno spaccato dettagliato del mondo che si occupa della gestione dell'identità, tema sempre più attuale con la crescente diffusione dei servizi on-line.

Il futuro dei servizi digitali, interni ed esterni alle aziende, dipende dalla interoperabilità semplice e sicura, fra sistemi informativi ed informatici diversi. Uno dei principali ostacoli da superare è costituito dalla gestione dell'identità: quanti username, pin, certificati o altri identificativi ognuno di noi possiede? Tutti ci garantiscono adeguatamente rispetto al furto di identità ed alle conseguenze commerciali, patrimoniali, legali, ecc. che da esso derivano?

Anche molte aziende, che per i servizi interni si erano organizzate con un proprio sistema di single sign-on, si sono poi scontrate con l'esigenza di avvalersi dei SaaS per non perdere importanti opportunità e quindi si sono trovate a coesistere con la gestione dei propri utenti affidata ai provider di Cloud pubblici e a conformarsi alle ultime normative del Garante della Privacy.

Poiché le autorità stanno cercando di assumere il governo della soluzione del problema dell'Identity Management, si è discusso sulle Direttive Europee che hanno l'ambizione di favorire i servizi ai cittadini e il commercio elettronico su scala comunitaria, attraverso un unico identificativo personale e un processo di autenticazione internazionale.

La mia partecipazione alla tavola rotonda, come esponente del settore marketing (AISM), ha consentito di evidenziare l'impellente necessità di far dialogare, all'interno delle aziende, l'IT, la logistica, la comunicazione, il marketing e l'assistenza clienti. Solo in questo modo si possono cogliere le opportunità offerte dal web garantendo alta qualità dei servizi e sicurezza.

L'Identity Management è un tema non più confinato nel mondo degli esperti IT, è entrato nella vita quotidiana e occorre prenderne maggior consapevolezza.


Davide contro Golia

Internet, 11 ottobre 2013. Davide contro Golia è il titolo del webinar che il Club dell'Innovazione ha organizzato la sera dell'11 ottobre con il prezioso contributo di Francesco Ardito, brillante moderatore, e la partecipazione di webinaristi da tutta Italia (più un intervento dagli USA).

Il tema che mi è stato chiesto di trattare è quello del social CRM. Antonio De Bellis, presidente del Club, ha preso spunto dal progetto #primailcliente per chiedermi di discutere il tema delle relazioni cliente-azienda dal punto di vista di chi studia professionalmente queste dinamiche.

Si tratta di un argomento che le aziende italiane, per la maggior parte, non hanno ancora affrontato in maniera sistematica e questo sta evidenziando uno scollamento fra le aspettative dei clienti e il comportamento delle aziende. L'abitudine all'uso dei social network, alla loro rapidità di condivisione delle informazioni, si scontra con la burocrazia aziendale che difficilmente è in grado di gestire il web per offrire un'assistenza clienti davvero efficace. Chi è preposto a rispondere a una richiesta via twitter o facebook deve avere accesso a informazioni che raramente sono immediatamente a sua disposizione. I diversi settori aziendali fanno ancora molta fatica a dialogare in modo fluido, così è normale che le risposte fornite dai servizi assistenza on-line siano generiche e comunque non risolutive del problema evidenziato dal cliente.

Questa situazione richiede una rapida presa di coscienza da parte del top management aziendale che non può più ignorare l'evoluzione del comportamento dei clienti. Ciò implica che un utilizzo corretto, intelligente e anche creativo delle opportunità di relazione offerte dal web può aprire nuove opportunità di crescita per i brand. E' altresì vero che, nel caso contrario, la perdita di credibilità e di quote di mercato diventano inevitabili anche per prodotti e servizi con una storia prestigiosa.

Non bisogna dimenticare che il costo per acquisire un nuovo cliente è sempre maggiore di quello per mantenerlo attivo, è quindi convenienza dell'azienda attuare strategie che consentano di ridurre al minimo le possibilità di perdita del cliente stesso. I social network sono elementi essenziali di queste strategie e non si può più pensare che siano solo un fenomeno passeggero.

Il caso che ho utilizzato per sviluppare #primailcliente è rappresentativo della situazione di molte aziende (in questo caso Fastweb, per conoscere i dettagli clicca qui) ed è stato oggetto del webinar Davide contro Golia.

sabato, ottobre 05, 2013

I giovedì dell'innovazione

Modena, 3 ottobre 2013. La Fondazione Organismo di Ricerca GTechnology ha promosso, insieme a EmiliaRomagnaIN, il primo incontro della serie i GIOVEDI' dell'INNOVAZIONE, tenutosi presso l'autodromo di Modena. Il programma della serata si è aperto con una performance dell'attore Paolo Vergani, dal titolo Sopravvivere all'innovazione, alla quale sono seguiti gli interventi del presidente della Fondazione GTechnology, Cristiano Benassati, e dei membri del comitato scientifico, di cui ho il piacere di essere parte.

Subito dopo, nei box dell'autodromo, si sono sviluppati i Corner dell'innovazione. A ogni corner è stata associata una metafora artistica: poesia, fumetto, pittura e teatro. Il tema che ho affrontato nel mio corner è stato l'internazionalizzazione delle aziende e le opportunità derivanti dallo sviluppo di strategie digitali adeguate ai tempi.

Questa prima serata de i GIOVEDI' dell'INNOVAZIONE ha evidenziato una formula dinamica per parlare concretamente di nuove opportunità di business con imprenditori e manager attenti al futuro delle proprie aziende. In questo contesto, la Fondazione GTechnology si propone al territorio non solo come partner per sviluppare progetti innovativi ma, anche, come attore propulsivo per quelle realtà che sanno guardare oltre la crisi.

mercoledì, ottobre 02, 2013

#primailcliente

Aggiornamento sulla vicenda Time & Mind - Fastweb
(qui la descrizione completa)

La campagna web #primailcliente (gruppo facebook, canale twitter) è arrivata alle antenne social dell'assistenza Fastweb che ha provveduto a inviare questa comunicazione:

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Da: Fw Enterprise Gestione PMI
Oggetto: Rimborsi FASTWEB
Data: 25 settembre 2013 13:03:21 GMT+02:00

Spett.le TIME & MIND SRL,

come accordato telefonicamente vi mandiamo un riepilogo della situazione contabile/rimborsi.

Nella disdetta che avete inviato a Febbraio era indicato un codice cliente inesistente.
Abbiamo comunque considerato questa per il conteggio dei rimborsi per il ritardo disattivazione.

Considerando i 30 giorni previsti da contratto per la disattivazione,
il termine per la disattivazione era 20/03/2013, mentre il contratto e’ stato disattivato il 30/04/2013.

Abbiamo dunque richiesto note di credito per un totale di € 317,07+IVA.

La rimanenza da saldare e’ € 100.

-Importante_ nella fattura di conguaglio N. 3515434 e’ presente l’addebito per l’importo dismissione servizi.

Contattateci pure per qualsiasi ulteriore informazione.

Cordiali saluti
Servizio clienti FASTWEB


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E' significativo che, dopo mesi di totale incomunicabilità, il servizio clienti si sia mosso autonomamente in seguito alla campagna #primailcliente. Va precisato che la comunicazione cita un presunto errore di codice cliente nella prima lettera di disdetta (il codice è quello della bolletta, quindi non si capisce dove sia l'errore, in ogni caso si tratta di un'argomentazione capziosa perché la partita iva è un elemento più che sufficiente per identificare univocamente un'azienda) e non tiene conto del fatto che il pagamento di quanto richiesto dalla società di riscossione è stato immediatamente effettuato appena ricevuta la notifica (come descritto in questo articolo).
Il seguito della storia, ovviamente, sarà pubblicato su questo blog.

Fermo restando che #primailcliente è un progetto che non si limita a questa modesta vicenda personale, va rilevato che, oggi, l'utilizzo dei canali social per tutelare il cliente si conferma decisamente più efficace di qualunque altro strumento tradizionale.

#primailcliente si sta diffondendo online ed è aperto alle esperienze di tutti gli utenti che ritengono di aver subito trattamenti non corretti da parte delle aziende fornitrici. Contribuisci anche tu raccontando la tua vicenda nel modo più obiettivo e dettagliato possibile.

sabato, settembre 21, 2013

#primailcliente

Il Cliente italiano è davvero al centro delle strategie aziendali? 

Nella mia attività professionale sono sempre stato molto attratto dalle storie vere, quelle che tutte le aziende si trovano a vivere quotidianamente, più o meno consapevolmente. A volte con grande capacità di pianificazione e gestione, altre volte semplicemente lasciandosi trascinare dal flusso degli eventi.

Uno degli ambiti più interessanti per studiare e approfondire le dinamiche dei rapporti cliente-azienda è quello dell’assistenza che gli anglosassoni definiscono customer care.

Efrain Turban descrive l'assistenza clienti come «(...) una serie di attività progettate per aumentare il livello di soddisfazione del cliente, dandogli la sensazione che un prodotto o un servizio incontri le sue aspettative»*.

In Italia, è noto, non c’è mai stata una particolare attenzione verso i clienti, a tutti i livelli. Dal piccolo negoziante che accoglie con grandi sorrisi l'avventore per poi salutarlo di malavoglia quando esce senza aver comprato nulla, fino alla grande azienda che, pur di vendere qualche prodotto in più, preferisce investire in grandi campagne promozionali limitando, al contempo, i termini della garanzia sul prodotto. Siamo quindi, nella maggior parte dei casi, lontani dalla definizione data da Turban.

E' una situazione distante anni luce dalle realtà più evolute, tipicamente di stampo nord americano, dove l’attenzione verso il cliente è quasi maniacale, al punto che chiunque può andare al supermercato e restituire un bene acquistato semplicemente perché non lo vuole più (ovviamente se è in perfetto stato).

Di solito non parlo di vicende personali ma questa volta voglio fare un’eccezione perché, grazie a Fastweb, ho la possibilità di approfondire il concetto di customer care presentando un caso reale accaduto alla mia agenzia. Questa la cronistoria di una disdetta contrattuale:
  • il 12 febbraio invio disdetta di tutti i servizi a Fastweb che riceve la lettera raccomandata il 19 dello stesso mese;
  • non avendo ricevuto comunicazioni da Fastweb, il 19 marzo reinvio la stessa raccomandata che viene ricevuta il 21;
  • ad aprile viene recapitata la bolletta Fastweb datata 30 marzo e riportante i canoni di abbonamento del periodo 1 aprile - 31 maggio con i consumi effettuati fra l’1 febbraio e il 30 marzo;
  • essendo i servizi Fastweb ancora pienamente attivi e non avendo ricevuto nessuna comunicazione in merito alla loro disattivazione, il 19 aprile decido di inviare via fax questa comunicazione: - Buonasera, in allegato documentazione relativa alla nostra disdetta di tutti i servizi in essere datata 13 febbraio u.s. e ricevute di ritorno. A tale proposito vi informiamo che la vostra fattura n. 1924413 del 30/03/13, di cui vi inviamo copia, vi sarà saldata soltanto per l’importo (25,00 Euro + 0,75 una tantum) relativo al periodo 1 febbraio - 31 marzo. Attendiamo pertanto immediata disattivazione dei servizi (vd. vs. sito), provvederemo alla restituzione dei vostri apparati in uno dei centri Telis da voi autorizzati. Time & Mind srl -;
  • temendo il protrarsi indefinito della situazione, il giorno seguente decido di disattivare l’addebito automatico del pagamento delle bollette in banca;
  • a settembre ricevo una lettera della società Fire, datata 3 settembre, che mi comunica la messa in mora con l’intimazione del pagamento di 554,25 Euro;
  • il 20 settembre eseguo il bonifico dell’intero importo e lo stesso giorno ricevo la telefonata di una cortese operatrice della Fire che mi chiede informazioni in merito al pagamento.
Va sottolineato che, teoricamente, l'operatore di telecomunicazione non può imporre tempi di preavviso per la disdetta superiori ai 30 giorni (vedi #dirittodellinformatica.it).

Partendo da questi fatti, emergono tutte le worst practice dell’assistenza clienti Fastweb (ovviamente, si tratta di un solo caso da non considerare statisticamente significativo ma comunque utile a scopi didattici):
  • impossibilità di stabilire una comunicazione bidirezionale cliente-aziende;
  • assenza di trasparenza nelle modalità operative di una procedura importante;
  • mancato rispetto, formale e sostanziale, degli obblighi contrattuali;
  • totale noncuranza delle comunicazioni del cliente;
  • ricorso a metodi coercitivi che producono un effetto boomerang sulla reputazione aziendale.
Occorre tener presente che acquisire un cliente nuovo, per qualsiasi azienda, è un costo decisamente maggiore del suo mantenimento. Secondo Francis Buttle**, il principale obiettivo strategico del CRM (Customer Relationship Management) è la gestione delle tre fasi del ciclo di vita del cliente:
  • acquisizione;
  • conservazione;
  • sviluppo.
Dopo aver acquisito il cliente, l’azienda deve fare tutto il possibile per aumentarne la redditività, il modo migliore è di mettere in campo strategie di sviluppo per incrementare la porzione dei clienti a più alto tasso di spesa, riducendo al contempo il churn rate, cioè il tasso di abbandono.

Nel caso in esame, appare chiaro che Fastweb non solo non ha saputo fare alcuna politica di sviluppo (in oltre 10 anni di rapporto con l’agenzia Time & Mind non ha mai effettuato nessuna azione promozionale o di semplice monitoraggio dell’indice di soddisfazione) ma, soprattutto, con la sua incapacità relazionale, ha prodotto una reazione assolutamente negativa nel cliente che, in tal modo, diventa il peggior testimonial possibile.

Inoltre, va tenuto conto del fatto che, grazie alla diffusione dei social network, qualunque utente è in grado di stimolare la diffusione di un passaparola negativo che può raggiungere un numero elevatissimo di utenti (secondo Audiweb, nel 2012 Internet raggiunge il 79,6% della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni).

Questo caso di studio dimostra come, nel mercato attuale, non sia più possibile per nessuna azienda ignorare le richieste del cliente, qualunque esse siano. Se poi si tratta di una richiesta che tocca la risoluzione del rapporto, l’azienda dovrebbe mettere in campo tutte le sue risorse, innanzitutto per capire i motivi della richiesta di risoluzione del contratto e, poi, se effettivamente non ci sono le condizioni per continuarlo, per arrivare alla sua conclusione nel modo più semplice e veloce. In questo modo, il cliente è portato ad avere il ricordo di un'esperienza positiva del rapporto intercorso con il fornitore, rapporto che potrà così riprendere in altre forme in futuro, se se ne presenteranno le condizioni.

Per completare il caso di studio con un’esercitazione pratica che utilizzerò nei miei corsi, universitari e aziendali, ho creato l’hashtag #primailcliente e impostato su Facebook una campagna pubblicitaria a pagamento dal titolo: - #primailcliente - scopri come far valere la tua opinione nelle relazioni con le aziende -.
Il link presente nell’annuncio punta a questo articolo che, grazie a Google Analytics, è costantemente monitorato. Questo, insieme agli insights di Facebook, consente di ricavare numerose informazioni sul comportamento dei navigatori e sul loro pensiero in merito a quanto pubblicato.
Parallelamente, sto utilizzando i miei canali Twitter e LinkedIn per contribuire alla diffusione del messaggio. In questo modo, potrò trarre utili indicazioni sulla reattività naturale del mio network personale e metterla in relazione con quella della campagna Facebook.

Per quanto ne so, è la prima sperimentazione, in Italia, che vede l’uso di una strategia digitale che include la pubblicità su Facebook per diffondere un caso negativo di relazione cliente-azienda.

Se hai letto questo articolo e vuoi commentarlo o raccontare una tua esperienza ne sarò felice. In particolare, mi interessa molto capire quanto il web ha contribuito a cambiare le tue relazioni con le aziende di cui normalmente compri beni e servizi.

NB
Questo post e la campagna ad esso collegata hanno solo uno scopo didattico-sperimentale per consentirmi di studiare gli effetti della sua divulgazione on-line. Nessun risarcimento è stato chiesto a Fastweb che, anzi, ringrazio per avermi dato l’opportunità di mettere in pratica una delle strategie che normalmente teorizzo nei miei corsi.
Sono sicuro che, dal punto di vista strettamente legale, Fastweb abbia tutte le sue buone ragioni per aver fatto ciò che ha fatto, dal punto di vista etico nutro invece più di qualche dubbio ma non mi risulta che esistano normative che obbligano un’azienda a trattare umanamente i suoi clienti.
Saranno i vostri commenti e le vostre opinioni a dire se il caso qui presentato fa onore all'operato di Fastweb.

Efraim Turban, Electronic Commerce: A Managerial Perspective, 2002, Prentice Hall.
** Francis Buttle, Customer Relationship Management, 2009, Burlington, MA, Elsevier.

Ricevute di ritorno delle due raccomandate inviate.
Bolletta
Bolletta del 30/03/2013.
Fax inviato a Fastweb il 19/04/2013.
Costituzione in mora
Costituzione in mora.
Dettaglio degli importi sollecitati.

Comunicazione d’impresa e ICT


Milano, 20 settembre 2013. Comunicazione d’impresa e ICT: culture complementari alleate per gestire la complessità e l'innovazione, questo il titolo dell'incontro organizzato da AUSED, con la co-partecipazione dell'associazione AISM, per inaugurare la stagione degli eventi autunnali.

Ritengo significativo che un'associazione come AUSED, tendenzialmente focalizzata su aspetti più strettamente tecnologici, abbia sentito la necessità di affrontare il tema del rapporto fra comunicazione d'impresa e ICT per sottolinearne la complementarietà e le potenziali sinergie.

Non a caso, il convegno ha visto il supporto di AISM che rappresenta bene il mondo del marketing in tutte le sue sfaccettature, quindi anche in quelle del web marketing.

Per il mio intervento ho ripreso un titolo che ha già riscosso molto interesse in altri eventi: 
Il futuro del marketing è già passato: in Italia ce ne siamo accorti?
Un titolo volutamente provocatorio che vuole portare a riflettere sulle opportunità che il mondo digitale offre a chi le sa cogliere. In questo caso, evidentemente, il focus è sul ritardo culturale del nostro Paese.

Un grazie a Massimo Zaninelli, ottimo moderatore e relatore, che mi ha coinvolto in questo interessante momento di confronto.

domenica, giugno 30, 2013

Assemblea annuale AISM

Milano, 27 giugno 2013. L'assemblea annuale dei soci AISM, anche quest'anno, si è tenuta presso la Sala Consiglio dell'Unione Grafici e Cartotecnici di Milano ed è stata arricchita da un workshop con due interventi:
- Il futuro del marketing è già passato: in Italia ce ne siamo accorti?
- Marketing low cost, un modello innovativo di business per le PMI.
Il primo, è una revisione di quello che ebbi occasione di tenere a SMAU Torino, il secondo ha visto come relatore Alessandro Martemucci, Responsabile Delegazione Basilicata.

Al termine di una discussione piuttosto vivace, stimolata dagli spunti offerti dai due interventi, i soci si sono posti numerose domande sulle azioni da sviluppare nei prossimi mesi. In particolare, ci si è chiesti se sia utile intraprendere la strada della certificazione delle competenze legate al marketing. Sul tema ho espresso la mia opinione che, in estrema sintesi, è questa: ogni certificazione, oggi, rappresenta un qualcosa in più che, da solo, non è certamente sufficiente né a dare garanzie al cliente, né ad acquisirne di nuovi. Si stanno verificando opportunità di collaborazione con enti internazionali e nei prossimi mesi il direttivo deciderà in merito.

La presentazione delle attività svolte nell'ultimo anno e del bilancio ha concluso la riunione, evidenziando il sempre elevato livello di propositività dell'associazione e la partecipazione di soci e pubblico. Dai primi dati 2013 sembra inoltre che ci siano le premesse per un incremento degli associati, dato in controtendenza rispetto al mondo delle associazioni nel suo complesso.

domenica, giugno 16, 2013

marketing.innova


Udine, 13 giugno 2013. L'VIII edizione di marketing.innova, promossa dalla Delegazione AISM Friuli Venezia Giulia, dalla Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti e da Confindustria Udine, si è tenuta presso la sede di quest'ultima, a Palazzo Torriani. Il titolo dell'evento esprime bene il contesto economico in cui ci troviamo e la volontà degli imprenditori di continuare a lottare: Ricostruire per uscire dalla decrescita - Come cogliere e interpretare i segnali dei mercati e realizzare strategie sostenibili.

L'intervento del presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci, ha fornito un quadro chiaro della situazione in cui si trovano le aziende del Friuli Venezia Giulia, compresse fra una situazione italiana che permane in recessione e la concorrenza dei paesi vicini, in particolare Austria e Slovenia, che offrono condizioni molto competitive per chi vuole investire in nuove attività o delocalizzare quelle esistenti. Secondo Luci: Ci portiamo sulle spalle lo zaino sempre più pesante di un Paese arruginito, con una macchina amministrativa che costa sempre di più ed è sempre meno efficiente. Né la finanza creativa è stata una risposta valida e duratura nel tempo. E' invece il manifatturiero a creare valore aggiunto e lavoro. Poniamo però le basi perché le nostre imprese possano lavorare e siano competitive. Con queste parole si può sintetizzare l'intervento del presidente di Confindustria Udine che ha lodato l'iniziativa marketing.innova perché le aziende hanno bisogno di utilizzare le leve del marketing per proporsi sui mercati globali in modo sempre più efficace.

Alcune testimonianze di imprenditori che hanno saputo gestire la crisi con l'innovazione hanno poi fornito concreti spunti di riflessione basati su esperienze reali. A questi interventi hanno fatto seguito i contributi sulle tecniche innovative di marketing e di comunicazione, sezione nella quale ho sviluppato il mio intervento dal titolo: Le nuove frontiere del marketing territoriale. E' un tema su cui ho speso parecchi anni di lavoro e sono convinto che la valorizzazione del territorio sia uno dei pochi settori dove l'Italia può ancora esprimere innovazione e creare ricchezza. Il dipartimento di Marketing Turistico e Territoriale AISM, nel quale svolgo il ruolo di coordinatore, ha proprio l'obiettivo di favorire lo sviluppo di questo settore e devo ringraziare il socio Giuseppe Carlini, fra i promotori di marketing.innova, per avermi offerto la possibilità di portare il mio contributo.

Su facebook è possibile avere maggiori dettagli sull'evento e sui suoi futuri sviluppi.

martedì, maggio 21, 2013

Digital Signage & Visual Communication


Milano, 21 naggio 2013. Il secondo Digital Signage & Visual Communication forum si è svolto allo Starhotel di Milano ed ha coinvolto relatori eterogenei che hanno testimoniato la complessità e varietà dei temi in oggetto.

Il mio intervento, in qualità di coordinatore di POPAI Digital, si è articolato su vari fronti che hanno portato all'attenzione del pubblico la necessità di vedere il digital signage come uno degli elementi di una strategia di comunicazione complessiva. I dati relativi al comportamento dei clienti nei punti vendita negli USA, ripresi da una ricerca Comscore, sono stati oggetto di discussione in quanto hanno evidenziato come il mercato americano abbia già sviluppato comportamenti che tendono a integrare il punto vendita con le tecnologie digitali che buona parte delle persone porta con sè.

Opportunità ma anche complessità, queste le due parole chiave del mio intervento al quale è seguita una tavola rotonda con esponenti di MCube (Leonardo Comelli), Samsung (Simone Bettola), Vodafone (Giovanni Fuccillo), BTicino (Andrea Cerri) e con il contributo del coordinatore della mattina, Armando Garosci, che ha condiviso con me la moderazione del tavolo.

Dal dibattito è emersa la rilevanza dei contenuti e degli aspetti più culturali del digital signage. La maggior parte delle aziende italiane non ha ancora sviluppato una reale conoscenza delle possibilità offerte dall'integrazione del DS nelle strategie aziendali. D'altro canto, esistono progetti che sono presi ad esempio a livello internazionale per la loro creatività e capacità di attrazione ma non si riesce ancora a trasferire su vasta scala questi casi di successo. C'è molto lavoro da fare.

martedì, maggio 14, 2013

Rosso di sera


Modena, 10 maggio 2013. La Fondazione Organismo di Ricerca GTechnology ha festeggiato il suo primo anno di attività con l'evento Rosso di sera - Emotion & Technology, organizzato presso la prestigiosa sede del Museo Casa Enzo Ferrari.

I lavori sono stati introdotti dal saluto dell’ospite d’onore, Santo Versace, amministratore delegato di Gianni Versace spa e mentore della Fondazione. Successivamente, il presidente di GTechnology, Cristiano Benassati, ha fatto il punto dell’attività, dei risultati raggiunti e delle linee di sviluppo per il prossimo futuro, sottolineando come tutti gli utili dell’Ente senza scopo di lucro vengono reinvestiti nella ricerca e nel sociale. Siamo un organismo di ricerca costituito da e per le piccole e medie imprese con l’obiettivo di condividere conoscenze attraverso il concetto della open innovation - ha continuato - facciamo attività di ricerca di base e industriale, di sviluppo sperimentale e di diffusione dei relativi risultati. GT ha una struttura propria con un qualificato comitato tecnico scientifico che ha già messo in campo numerose collaborazioni con enti pubblici e privati. Siamo al fianco delle importanti iniziative di natura scientifica per l’avanzamento della conoscenza e il sostegno alle Start-up innovative.

Il convegno si è distinto in due parti: nella prima sono stati presentati i laboratori della Fondazione e i partner scientifici che hanno illustrato le diverse attività in corso; nella seconda sono stati presentati i progetti di ricerca sociale di cui GTechnology è partner, “Impara ad Imparare”, che pone le nuove tecnologie digitali al servizio delle scuole superiori pubbliche con l’obiettivo di diminuire la dispersione scolastica, e “Un respiro nel futuro”, associazione onlus che si occupa della ricerca e la diagnosi delle malattie respiratorie di origine genetica nei bambini. Su questi progetti si è avviata una raccolta fondi nel corso della serata.

Apmi-Confimi Modena è partner di GTechnology fino dalla costituzione – ha spiegato successivamente il presidente dell’associazione Dino Piacentini nei saluti che hanno preceduto il momento conviviale - quando il presidente Benassati ci espose il progetto, aderimmo con convinzione, poiché le attività della Fondazione si inquadrano perfettamente nella nostra strategia. Apmi Confimi Modena ha da sempre lavorato per fornire alle Pmi modenesi gli strumenti che possano consentire loro di acquisire vantaggi competitivi. Diversi anni fa puntammo decisamente sull’internazionalizzazione, mettendo a disposizione delle imprese servizi di assoluta qualità; ora la nostra offerta vuole comprendere anche questo importante strumento che consentirà alle nostre Pmi di usufruire dei risultati della ricerca che altrimenti sarebbero ben difficilmente accessibili alle imprese di piccole e medie dimensioni.

È una serata importante - ha concluso il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini - perché fotografa la voglia di investire sul futuro. È un messaggio positivo di speranza, verso il quale la politica ha il dovere di fare di più di quello che ha portato avanti fino ad oggi.

La Galleria espositiva del Mef ha poi ospitato l’esclusiva “cena emozionale”, ideata per l’occasione: le portate sono state servite rispettando una vera e propria sceneggiatura in cui le eccellenze dei piatti tipici del territorio modenese sono state accompagnate dalle performance di professionisti e artisti di altissimo livello.


giovedì, maggio 09, 2013

SMAU Torino


Torino, 8 maggio 2013. L'edizione torinese di SMAU ha riservato la piacevole sorpresa di essere stata visitato da un numero significativo di operatori del settore e di professionisti in genere. Certo, nulla a che vedere con le edizioni milanesi degli anni '90 ma in questo momento storico ogni piccolo "segnale di vita" va visto positivamente.

Il mio, modesto, contributo a questa edizione è stata la conferenza organizzata da AISM e condivisa con Cristina Ravazzi: Il futuro del marketing è già passato: in Italia ce ne siamo accorti? Quali nuove opportunità per il CRM e il web marketing?

La partecipazione del pubblico è stata superiore alle attese, a fronte dei 50 posti a sedere si è rapidamente formato un capannello di almeno altre 30-40 persone che hanno dimostrato grande attenzione verso l'analisi dei trend, le problematiche del CRM e le opportunità che sono oggi alla portata di ogni azienda dotata di un po' di lungimiranza e di attenzione verso l'innovazione.

Ad ogni occasione non mi stanco di ripetere che le opportunità ci sono, nonostante tutto, occorre saperle cogliere!

mercoledì, maggio 08, 2013

Happy Marketing AISM

Torino, 7 maggio 2013. Nuove opportunità per il marketing territoriale: fra innovazione e tradizione, questo il titolo dell'Happy Marketing AISM che si è tenuto presso la sede dell'Istituto Europeo di Design. Il tema, uno sui quali sono più sensibile, vista la sua rilevanza nel nostro Paese, è stato un ottimo pretesto per ragionare sui trend del mondo digitale che più sono potenzialmente utili per portare on-line, efficacemente, quanto di bello e buono può offrire un territorio.

Sappiamo bene quanto portali come Trip Advisor abbiano influenzato le scelte dei viaggiatori, ciò che ancora fatichiamo a capire, in Italia, è come utilizzare al meglio, in ottica strategica, le infinite opportunità del web di cui Trip Advisor è solo un "piccolo" esempio (oltre 7 miliardi di dollari di capitalizzazione).

Su questo tipo di riflessioni si è sviluppato l'incontro che, con le numerose osservazioni del pubblico, è andato ben oltre l'ora prevista.

Un grazie ad Anna Valesano, coordinatrice del Gruppo Regionale Piemonte di AISM, e a tutto il team che sempre collabora con entusiasmo all'organizzazione di questi incontri che, per l'occasione, ha visto anche il supporto di FERPI e del suo ufficio stampa, Mailander.

lunedì, maggio 06, 2013

Club dell'Innovazione

Brescia, 3 maggio 2013. In questo incontro del Club dell'Innovazione, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia – Centro di Studi e di Ricerca “Dati, Metodi e Sistemi” e Iasa (International Academy of Sensory Analysis), si è focalizzata l'attenzione sul tema: L'innovazione nel marketing e negli strumenti di presentazione di prodotti e servizi.

Questi gli interventi che si sono succeduti con il coordinamento del presidente, Antonio De Bellis:
- Massimo Giordani, Come cambia il Marketing: tendenze ed opportunità;
- Luigi Odello, Sensory Code ovvero il catalogo solido per la scelta delle bevande, tra gioco e sensibilizzazione sensoriale;
- Antonio De Bellis, Il catalogo digitale nella presentazione di prodotti e servizi: stato dell’arte ed evoluzioni future;
- Marco Bergamaschi, La relazione umana e la comunicazione in tempi di crisi.

La sede universitaria, messa a disposizione per l'evento grazie al prof. Eugenio Brentari, si è rivelata particolarmente adatta a questo tipo di incontri che ha visto, oltre alla partecipazione degli iscritti al Club, anche numerose presenze esterne, segnale dell'interesse verso i temi dell'innovazione.

Pur avendo avviato da tempo l'utilizzo delle piattaforme di videoconferenza, il Club continua ad organizzare periodicamente incontri fisici che rimangono le migliori opportunità di conoscenza e di reciproco scambio culturale. In quest'ottica, si stanno valutando nuove formule che possano essere interessanti per tutti coloro che ritengono prioritaria l'attenzione verso il cambiamento e il confronto interdisciplinare.

giovedì, gennaio 24, 2013

International HoReCa meeting

Roma, 22 gennaio 2013. Nell'ambito dell'International HoReCa meeting 2013, sono stato invitato alla tavola rotonda: Social business HoReCa: la distribuzione evoluta verso nuove frontiere e modalità di consumo. Un'occasione non comune per discutere di innovazione, social e sinergia con le persone che contano nel mondo della distribuzione.

Moderatore e animatore dell'incontro, Fabrizio Bellavista, Senior Partner di Psycho Research.
Al dibattito, sono intervenuti Pietro Flaccadori, Responsabile Commerciale & Marketing di Beverage Network, Stefano Betti, Responsabile gestione vendite Betti&C. Srl, Giancarlo Volponi, Sales Manager Samsung, Luca Corte Rappis, Marketing Manager Interbrau, Gabriele Angeli, Direttore Marketing Divisione AFH Conserve Italia, Edoardo Solei, Presidente Horeca.it, Cris Nulli, Account Executive Italia Facebook e il sottoscritto, in qualità di Direttore Popai Digital.

Fra le numerose considerazioni emerse dagli interventi, una è stata ricorrente: il ritardo del mondo della distribuzione nella relazione con il cliente finale. I social network, quindi, rappresentano una delle strade da percorrere per favorire un'evoluzione digitale del settore.

Dal mio punto di vista, l'aspetto più importante nell'approcciare le infinite opportunità del Web è, senza dubbio, quello strategico. Mai perdere di vista il contesto generale, i suoi trend e le mutevoli necessità degli utenti, questo è il senso del messaggio che ho cercato di trasmettere agli oltre 500 presenti in sala.