domenica, luglio 06, 2008

P900 vs. iPhone

E così, anche in Italia arrivò l'iPhone. Fenomeno di costume, strumento evoluto per l'era digitale, semplice oggetto piacevole da guardare e da utilizzare... da dove deriva l'interesse che ha suscitato sin dal gennaio 2007 quando fu annunciato da Steve Jobs in un affollatissimo MacWordl?

Provo ad analizzarlo non da utente Apple della prima ora e nemmeno da tecnologo, bensì da semplice (felice) utente di un SonyEricsson P900 che, dopo 5 anni di prezioso servizio, l'11 luglio verrà sostituito proprio da un iPhone.

Non sono un fanatico degli acquisti modaioli, gli strumenti mi piace sfruttarli a fondo ed è per questo che il P900 ha resistito indenne sino ad oggi. Non è UMTS, ha grossi limiti di memoria, fotocamera e videocamera le ho usate giusto per capire cosa erano capaci di produrre però ha avuto due grandi meriti: dopo 5 anni funziona bene e si sincronizza perfettamente con il Mac (quasi perfettamente, a dire il vero il Bluetooth ogni tanto va un po' "stimolato" e finché Apple non aggiornò i driver la sincronizzazione era sempre un'avventura).

Ciò premesso, perché l'iPhone sostituirà il buon vecchio P900? La parola chiave è "sistema". La vera forza di Apple, sin dalle origini, è sempre stata quella di avere un sistema, non un prodotto che poi deve dialogare con altri interlocutori per funzionare. PC e Windows ne sono il classico esempio così come lo sono, in campo telefonico, Nokia e Symbian. Hardware e software sono sempre stati prodotti da aziende diverse. I colossi come IBM che tentarono di imporre sui PC il loro sistema operativo fallirono miseramente l'obiettivo. Unica eccezione: Apple.

Oggi, non bastano più un design formidabile e un ottimo prodotto per vincere sul mercato. Gli utenti sono sempre più immersi nel mondo digitale e cercano, anche inconsapevolmente, strumenti capaci di soddisfare molteplici esigenze. Apple, azienda che ha inventato il concetto di Personal Digital Assistant con il (troppo) futuristico Newton, lo sa e l'ingresso nel mondo della telefonia ha rappresentato l'occasione giusta per un "balzo in avanti".

L'oggetto che più di ogni altro ormai ci accompagna nella vita quotidiana diventa qualcos'altro, estende le sue funzioni integrandosi con il portatile, con il computer di casa, con servizi on-line evoluti. Per far questo, l'iPhone integra una versione ad hoc del sistema operativo Mac OS X, un vero sistema operativo aggiornabile in modo automatico e capace di offrire funzionalità sempre nuove. Il tutto con un'interfaccia rivoluzionaria con cui si interagisce grazie alle dita, il primo e più naturale strumento che ogni bambino utilizza per conoscere il mondo.

Se si aggiungono A-GPS, HSPDA, Wi-Fi, sensori di movimento e una serie di gingilli tecnologici non banali, sicuramente oggetto delle attenzioni di centinaia di migliaia di sviluppatori in tutto il mondo, si ha la garanzia di avere in mano una nuova generazione di Personal Digital Assistant che potrà incidere sulle nostre abitudini e sul nostro modo di relazionarci con il mondo digitale.

Ecco perché fra pochi giorni il caro P900 potrà finire nella vetrina degli oggetti hit-tech "storici".