domenica, marzo 25, 2012

Global Marketing

Lazise, 23 marzo 2012. Per il terzo anno ho avuto l'opportunità di partecipare a quello che è uno degli eventi più interessanti del settore marketing. La regia degli incontri legati al mondo "social" è stata curata, come sempre, da Fabrizio Bellavista.

Quest'anno ho diviso con Mauro Accornero, amministratore della BDM, il mio contributo sul tema "I social network - Opportunità e strumento per il presidio dell'innovazione tecnologica da parte delle PMI.

La sintesi del mio intervento, così com'è stata pubblicata sul sito Global Marketing, è questa:
La "rivoluzione digitale" non è finita, anzi, è ancora agli inizi. L'Italia è agli ultimi posti della classifica europea in termini di percentuale di utenti web attivi (meno del 50% della popolazione), le aziende poco attente alla loro "digital reputation", faticano a capire le potenzialità dell'ecommerce e investono cifre insignificanti per presidiare quello che è diventato il primo mercato del mondo: la rete Internet.
Non c'è più tempo, una parte predominante del mondo corre e coglie opportunità che l'Italia nemmeno vede, ingolfata da troppe battaglie di retroguardia, attente a difendere privilegi insostenibili, lobby sgangherate ma capaci di paralizzare il Paese e una classe politica che ha dovuto lasciare ai tecnici le decisioni che in decenni di governo non sono riusciti a prendere.
Per fortuna esistono le PMI che, grazie alla creatività di una classe imprenditoriale e manageriale sempre in prima linea e senza privilegi, hanno sinora saputo adattarsi ai cambiamenti.
Un esempio: l’esperienza di riposizionamento strategico di una PMI “Business Development Management” attraverso gli strumenti offerti dal web e dai social network.
Come "emergere" nel Web? Come presidiare i social network per relazionarsi in modo nuovo con i clienti? Queste domande sono lo spunto per affrontare in modo "trasversale" il tema del rapporto fra innovazione e relazione con il mercato globale.

Con questa premessa, ho commentato i dati dell'ultimo report Nielsen sull'uso degli strumenti "mobili" negli Stati Uniti, invitando il pubblico a guardare ad essi sapendo che rappresentano il nostro futuro. La diffidenza che mediamente le aziende italiane hanno nei confronti del'innovazione non deve essere d'ostacolo per coglierne le opportunità. Dall'interesse del pubblico dovrei essere fiducioso anche se, come sempre, dall'attenzione all'azione c'è di mezzo un oceano.

giovedì, marzo 08, 2012

Digital MindSet

Milano, 29 febbraio 2012. Presso l'Accademia di Comunicazione si è tenuto l'incontro Digital MindSet con i contributi di Michelangelo Tagliaferri, Giulia Zaia, Francesco Gallucci e il sottoscritto.

E' un incontro nato dall'osservazione che negli ultimi anni l'incertezza derivante dalle turbolenze dei mercati è diventata una delle caratteristiche della nuova normalità dei sistemi economici.

Il controllo dell'incertezza richiede nuovi e più profondi strumenti di analisi e un pensiero strategico capace di integrare e potenziare i modelli classici dell'analisi competitiva e della soddisfazione dei clienti.

Digital MindSet si è posto l'obiettivo di aiutare i partecipanti ad aprire la mente all'innovazione di cui il mondo digitale è certamente il motore più potente ed efficace.

Dopo tre ore di vivace dibattito dal quale sono emersi contributi ed esperienze personali dei settori più diversi, l'incontro si è concluso con l'intento di proseguire la discussione coinvolgendo anche altri attori, in territori diversi.