lunedì, aprile 11, 2016

Digital Reputation

Torino, 11 aprile 2016. La Fondazione Magellano è una Fondazione di Partecipazione, istituto giuridico di diritto privato, senza scopo di lucro, che si è costituita nel 2015 per sviluppare iniziative culturali attraverso la promozione di studi e ricerche nel campo del diritto, della storia, dell’etica, della responsabilità sociale, dell’economia e della finanza, della geopolitica e della politologia.

Poteva una fondazione di questo tipo non essere interessata al tema della Digital Reputation sul quale sto lavorando da anni? Evidentemente no, visto che ha organizzato un incontro presso la sua sede torinese durante il quale ho avuto modo di confrontarmi con Paolo Turati e Angelo Burzi su questo tema.

Nella sharing economy sta diventando sempre più evidente la fondamentale importanza, per le persone e per le aziende, per i marchi e per i prodotti, di costruire una buona reputazione, nel senso più ampio del termine. La condivisione in rete, grazie soprattutto alla diffusione dei social media, sta portando a una tangibile valorizzazione economica della reputazione. Non a caso, la figura dell'influencer sta diventando una vera e propria professione. Le aziende sono disposte a coinvolgere questi personaggi nelle proprie strategie di comunicazione e marketing per stimolare il passaparola positivo sui propri prodotti e, quindi, favorirne la vendita.

Nel caso delle persone fisiche, la reputazione è di primaria importanza per poter raggiungere un livello di credibilità elevato. Pur senza l'ambizione di diventare un opnion leader, chiunque può trarre vantaggio da una buona reputazione: per cercare lavoro, per allargare la cerchia dei clienti, per dimostrare di saper dire cose interessanti... i motivi sono innumerevoli e facili da immaginare.

Certo, tutto ciò presuppone che ci siano a monte quei requisiti qualitativi indispensabili a innescare lo sviluppo di una reputazione positiva, ben sapendo che, in generale, le persone sono più propense a fare commenti negativi quando sono indispettite dal mancato rispetto delle aspettative piuttosto che positivi quando sono soddisfatte.

Grazie alla Fondazione Magellano per avermi dato l'opportunità di discutere su questi argomenti con un pubblico qualificato e interessato. C'è bisogno di luoghi di confronto aperti come questo.
Fondazione Magellano

venerdì, aprile 08, 2016

Dimensione Cliente 2016


Roma, 8 aprile 2016. Il mondo bancario evolve e, pur tra mille difficoltà, dimostra di volersi adeguare ai cambiamenti dell'era digitale. Non si tratta, solo, di mettere a disposizione dei clienti piattaforme di Internet banking affidabili e semplici da utilizzare, oggi, la sfida è globale su tutte le modalità di gestione delle relazioni: in agenzia, per via telefonica, presso l'ATM e, ovviamente, on-line.

Con questa premessa, sono stato invitato dalla sempre vulcanica e dinamica Maria Teresa Ruzzi, responsabile degli eventi ABI, al convegno Dimensione Cliente 2016, per moderare la sessione Progettare l'agenzia del futuro.

Gli interventi sono stati eterogenei ma accomunati dal concetto di relazione, oggi sempre più attuale, vista la necessità di curare con attenzione i clienti già acquisiti, prima ancora che di cercarne di nuovi, operazione decisamente complessa nei mercati saturi ad alta competitività.

Tra i relatori ho ritrovato con grande piacere Alberto Pasquini, fondatore di Crea International e amico di vecchia data, che ha trattato, insieme a Marcello Colombo, un tema su cui ci confrontiamo da anni, non solo per l'ambito bancario: Reinventare con il design il mondo banca: dal fisico al digitale con umanità.

Tutti i dettagli dell'evento sono disponibili, insieme alle videointerviste dei relatori, a questo indirizzo:
www.abieventi.it/eventi/2257/dimensione-cliente-2016/
Dimensione Cliente