martedì, maggio 06, 2014

Expo2015 - Il Piemonte ha molte opportunità. Preparati a coglierle!

Torino, 6 maggio 2014. A meno di un anno dall'inaugurazione del più grande evento italiano di sempre, ci si sta accorgendo che si tratta di un'occasione davvero formidabile per aiutare la nostra traballante economia a riprendersi.
È sulla base di questa considerazione che un paio di mesi fa ho avuto modo di verificare con la direzione della Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri ONLUS la possibilità di lanciare una giornata dedicata completamente all'#Expo2015. Un momento di incontro con professionisti, imprenditori, manager e rappresentanti istituzionali teso a sensibilizzare il territorio portando interlocutori esperti su tutto ciò che l'Expo2015 sta facendo per prepararsi ad accogliere oltre 20 milioni di visitatori.
Una diretta twitter ha documentato alcuni momenti salienti del workshop che ha visto Fabrizio Bellavista moderatore e animatore, brillante e coinvolgente come sempre.
I numerosi interventi, anche via Skype, hanno fatto emergere i molteplici livelli di coinvolgimento, diretto e indiretto, che l'Expo2015 offre alle aziende. Giacomo Biraghi, responsabile dei tavoli tematici di Expo2015, ha evidenziato che rimangono da spendere 2 miliardi e 700 milioni di Euro prima di arrivare al giorno dell'apertura. Cifra importante che potrà essere moltiplicata n volte se il "sistema Italia" sarà capace di stimolare l'interesse e l'entusiasmo verso il nostro paese di una parte significativa di quei 6-7.000.000 di visitatori provenienti dall'estero. 147 paesi partecipanti all'Expo2015 sono un record e testimoniano che il "brand Italia", nonostante tutto, ha ancora un forte appeal, perlomeno sul tema dell'alimentazione.
Dal mio punto di vista, l'Expo2015 è, innanzitutto, un'occasione per recuperare un po' di "autostima" e di fiducia nelle nostre capacità di valorizzare il territorio, nel senso più ampio del termine, di tutelarlo e di farlo diventare realmente un motore economico potente capace di "funzionare" in modo sostenibile attraverso un'agricoltura e una zootecnia di altissima qualità. La filiera dell'alimentazione è lunga e in Italia ci sono gli ingredienti per metterla "a sistema", affiancandola con l'altro aspetto fondamentale del territorio: quello dei beni culturali e ambientali.
Un plauso alla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri ONLUS che sta dimostrando grande attenzione verso l'innovazione diventando, essa stessa, un elemento di stimolo e un interlocutore qualificato verso gli operatori economici e istituzionali.

I ragazzi del corso di cucina che hanno preparato il lunch, guidati dallo chef Paolo Romano. In una giornata dedicata all'Expo2015, l'alimentazione non poteva essere trascurata.

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