venerdì, novembre 18, 2011

Visualizing Information in Complex Environments

Torino, 18 novembre 2011. Il tema della complessità del mondo in cui viviamo è l’asse portante dell’incontro Visualizing Information in Complex Environments, promosso da ASSYST e FutureICT in collaborazione con IRES Piemonte, ISI, CSI Piemonte, DUPT (Università di Firenze), Politecnico di Torino e Faber.

Nella due giorni che si è tenuta presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino le sessioni di lavoro si sono sviluppate su due temi principali:
- Visualization and Decision Making in Spatial Environments;
- Visualization and Scientific Data Exploration.

Una terza sessione si è tenuta presso il Virtual Reality e Multimedia Park:
- Visualization and Communication.

La tavola rotonda a cui ho preso parte con il ruolo istituzionale di membro del comitato scientifico dell’IRES Piemonte ha visto la partecipazione di:
- Jeff Johnson (Open University, chair)
- Claudio Inguaggiato (CSP)
- Giovanni Ferrero (CSP)
- Steven Bishop (UCL)
- Claudio Lubatti (Comune di Torino)

Pur con un taglio divulgativo, le osservazioni emerse dalla rapida tavola rotonda hanno efficacemente evidenziato due elementi:
- l’utilità di nuove forme di rappresentazione dei dati;
- la necessità di “fare rete” con tutti gli attori, pubblici e privati, che raccolgono quantità di dati crescenti e spesso inutilizzati.

Dal mio punto di vista di “attore” nel processo di integrazione fra mondo atomico e mondo digitale, una delle principali criticità da affrontare in tempi rapidi sta proprio nella difficoltà di far parlare realtà diverse fra loro ma potenzialmente affini. Si pensi, ad esempio, al grande tema delle “smart city”. Quanti sono i protagonisti in gioco? A partire dai cittadini che, grazie a dispositivi mobili sempre più evoluti, diventano le prime cellule sensibili di un organismo complesso di cui fanno parte in modo attivo, anche nella capacità di generare feedback. Fino ad arrivare alle istituzioni pubbliche che non possono più permettersi un approccio “top-down”.

Temi di grande attualità e interesse su cui lavorare e sui quali generare opportunità di lavoro (ma questa è un'altra storia).

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