giovedì, maggio 08, 2008

Libertà video


Ho assistito on-line alla presentazione di current tv con la partecipazione di Al Gore, suo ideatore e promotore, la cui capacità comunicativa è sempre ammirevole e di grande efficacia.
Non posso nascondere che ogni volta che mi capita di vedere Al Gore la mia mente va sempre a quella triste vicenda delle elezioni del 2000, quando fu privato di una vittoria che pareva certa e che avrebbe portato gli USA a fare scelte diverse in molti campi.
Ma oggi è il giorno di current tv Italia, la prima versione in lingua non inglese di quella che promette di essere "per sempre" una voce indipendente da ogni potere, politico o economico. Inoltre, al di là delle promesse ("meglio fare bancarotta che piegare la schiena", ha dichiarato Al Gore), la vera innovazione di current tv è quel 30% del palinsesto realizzato dai navigatori.
Siamo di fronte a un progetto che mette davvero in pratica, nel campo televisivo, le "conversazioni" del Web 2.0, con tutta la credibilità di cui gode l'unica persona che, dopo 8 anni di vicepresidenza agli Stati Uniti, è riuscita a ricevere un premio Nobel e un Oscar raggiungendo un livello di popolarità e credibilità eccezionali.
Se current tv avrà il successo che merita, ci troveremo di fronte a un esempio importante di tutela della democrazia attraverso un sistema che consente la partecipazione e la condivisione di idee, prima che di materiale televisivo.

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