lunedì, febbraio 09, 2015

La presenza del "gusto" nei social network

None, 9 febbraio 2015. Questa volta, l'incontro organizzato dal Club Dell'Innovazione ha visto come sede ospitante l'azienda Domori, vero "luogo di culto" per chi ama davvero il cacao. Fondata nel 1997 da Gianluca Franzoni ed entrata a far parte nel 2006 del Gruppo Illy, Domori ha accolto il CDI con una dettagliata visita guidata allo stabilimento seguita da una seduta di assaggio magistralmente guidata, raccontata e spiegata, da Luigi Odello, tra i fondatori del CDI.

Il mio contributo all'incontro, di cui il sito del CDI può dare maggiori dettagli grazie al lavoro del presidente, Antonio De Bellis, ha voluto focalizzare l'attenzione su La presenza del "gusto" nei social network. Ciò che è emerso da una prima analisi è la notevole presenza di pagine social "spontanee" dedicate al cioccolato e ad altri prodotti "emozionali", come il caffè o il vino. Purtroppo, mancano, o sono presenti in modo non rilevante (a parte poche eccezioni), le aziende italiane. Domori, assoluta eccellenza nel settore del cioccolato, ne è una conferma con meno di 8.000 fan su facebook e 150 follower su twitter. Certamente, questi numeri non rendono giustizia alla qualità dei prodotti che meriterebbe ben altro seguito, pur rivolgendosi a una nicchia di intenditori e non al mercato di massa.

Proprio questa difficoltà delle aziende italiane ad essere ben presenti sul web e, in particolare, sui social network, è stata oggetto della mia rapida disamina della situazione del "gusto" online che, a livello internazionale, raccoglie l'interesse di centinaia di milioni di persone. Un'opportunità potentissima per diffondere il "made in Italy" attraverso piattaforme oggi pervasive e capaci di favorire la conoscenza di un brand o di un prodotto.

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