giovedì, giugno 19, 2014

Smart PA: mission impossible?

Torino, 19 giugno 2014. Smart PA: mission impossible? Con questo titolo, si è svolto il seminario organizzato da IRES Piemonte, nell'ambito della settimana della ricerca. su un tema che dovrebbe essere nelle priorità delle agende politiche nazionali e regionali.

Smart growth, smart city o smart region sono inconcepibili senza una smart PA, laddove l’accezione smart sottende una molteplicità di nozioni, associate all’uso delle nuove tecnologie di comunicazione, all’adozione di modalità di interazione più aperte e partecipative, alla disponibilità a costruire progetti condivisi di azione.

In qualità di moderatore, ho cercato di coinvolgere relatori e pubblico nella discussione sui diversi aspetti della smart PA. I contributi sono stati numerosi e qualificati:
- Magda Fontana: direttore del master Econmics and Complexity presso il centro di ricerca Carlo Alberto;
- Davoud Taghawi-Nejad: Massachusetts Institute of Technology - Engineering System Division;
- Sergio Duretti: Direttore Generale CSP;
- Giuliana Bonello: relazioni con i consorizati CSP,
- Renzo Benussi: esperto politiche innovazione TP-IX;
- Matteo Delfino: ISI;
- Roberto Moriondo: Direttore Innovazione, Ricerca, Università e Sviluppo Energetico Sostenibile Regione Piemonte.

Ha concluso i lavori Sylvie Occelli, dirigente responsabile presso IRES, che ha approfondito ruolo e obiettivi di E-l@b, parte del Complex Systems Digital Campus. i cui partecipanti sono:
- CPM - Centre for Policy Modelling, Manchester Metropolitan University;
- CSI-Piemonte - Piedmont Consortium for Information System;
- CSP - Innovazione nelle ICT - Centre for Excellence for ICT Research and Development;
- IRES Piemonte - Socio Economic Research Institute of Piedmont;
- ISI Foundation - Institute for Scientific Interchange Foundation;
- TOP-IX - Torino Piemonte Internet Exchange;
- UNITO-Be.Compl.Ex@Unito - Research Centre on Behavioural, Complexity and Experimental Economics at the University of Turin.

I temi affrontati non sono certamente facili e anche gli addetti ai lavori, in primis i dipendenti della PA, non sempre hanno ben chiaro il concetto di smart PA. Uno degli aspetti emersi sui quali non si può che essere d'accordo è la necessità di lavorare sulla formazione, a tutti i livelli.

Se il futuro può offrire nuove opportunità al sistema Italia, oggi così stanco e demotivato, queste devono passare certamente anche attraverso una Pubblica Amministrazione più efficiente, amichevole, snella e, in una parola, intelligente.

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